Un dipendente può lavorare fino a dodici giorni consecutivi, secondo la Corte europea

Un dipendente può essere costretto a lavorare fino a dodici giorni consecutivi, secondo la Corte di giustizia dell'Unione europea (UE), che ha chiarito oggi quando prendere il periodo di riposo settimanale previsto dalla legislazione comunitaria.

Bruxelles, 9 nov. (EFE) .- Un dipendente può essere costretto a lavorare fino a dodici giorni consecutivi, secondo la Corte di giustizia dell'Unione europea (UE), che ha chiarito oggi quando si deve prendere il periodo di riposo settimanale previsto dalla legislazione comunitaria.

Il giudice sostiene che, sebbene i regolamenti prevedano che tutti i lavoratori godranno, per ogni periodo di sette giorni alla minima ininterrotta periodo di riposo di 24 ore non dice che garantisce è dovuto il giorno dopo per godere di un periodo di sei giorni consecutivi di lavoro.

in questo modo, sebbene i regolamenti prevedano un giorno di riposo in un periodo di sette giorni, allo stesso tempo ti consente di lavorare per sette giorni consecutivi o addirittura di più.

La frase è si riferisce al caso di un cittadino portoghese che ha citato in giudizio l'impresa per la quale aveva lavorato considerando di non aver assegnato i giorni di riposo obbligatori a coloro che credeva fosse A destra.

La Corte di Porto che ha presentato tale denuncia indirizzata ai giudici europei per chiarire se il periodo di riposo settimanale minimo di 24 ore, che ha diritto il lavoratore deve essere concesso al più tardi il giorno successivo ad un periodo di sei giorni consecutivi di lavoro. Con la sentenza pronunciata oggi la Corte dichiara che il Il diritto dell'Unione non prevede che il periodo di riposo settimanale minimo sia concesso al più tardi il giorno successivo ad un periodo di sei giorni consecutivi di lavoro, ma che sia concesso entro di ogni periodo di sette giorni.

La Corte rileva che la normativa europea sull'orario di lavoro si limita a stabilire norme minime di protezione dei lavoratori e che i paesi possono applicare disposizioni più favorevoli per la protezione della sicurezza e la salute dei lavoratori, o favorire o consentire l'applicazione di accordi o accordi collettivi più vantaggioso